Armocromia nerd - L'Estate Soft Profonda e l'acume della Casa di Corvonero

Biblioteca del Trinity College di Dublino, di Rudy e Peter Skitterians per Pixabay
Eccoci qui, siamo alla fine di questa carrellata tra stagioni armocromatiche e immaginari nerd, dalla Terra di Mezzo di J. R. R. Tolkien al mondo magico creato da J. K. Rowling; dalle casate di Westeros inventate da George R. R. Martin a incursioni tra le figure dei vampiri oppure dei Jedi di Guerre Stellari. Abbiamo preso il via quasi un anno fa, a settembre, con l'Autunno Soft Chiaro; i mesi successivi sono stati scanditi dall'Autunno Soft Profondo, Assoluto e Profondo, dall'Inverno Profondo Soft, Profondo, Assoluto e Brillante, dalla Primavera Brillante, Assoluta, Chiara e Chiara Soft, dall'Estate Chiara, Assoulta e Soft Chiara. Oggi, ultimo giorno di agosto, concludiamo questo viaggio fantastico con l'Estate Soft Profonda.
Si tratta di uno dei sottogruppi individuati da Ferial Youakim per il suo sistema 4x4 (come ti racconto in questo post) ed è, tecnicamente, una palette Estate scurita da un tocco di nero. Infatti, il suo nome inglese è Shaded Summer. Questa variante non ha le caratteristiche luminose di altre sottostagioni estive e, per certi versi, si avvicina molto alle tavolozze dell'Inverno Profondo Soft e dell'Autunno Soft Profondo; eppure, mantiene tutta la tipica freschezza e morbidezza cromatica dell'Estate. È un mix di colori affascinante, con un tocco di mistero. Ricorda il momento in cui, tramontato il sole, le nuvole diventano via via più grigie e scure, la luce rosata cambia il cielo da azzurro a color malva e il turchese del mare si tinge di viola, fino a diventare d'inchiostro.

I colori dell'Estate Soft Profonda - ESP per gli amici - sono quelli del crepuscolo, intensi e allo stesso tempo velati: malva, rosa antico, lampone scuro, verde mare, blu cadetto e carta da zucchero, violetto e prugna, grigio antracite.
È una tavolozza dai valori equilibrati e in un certo senso sfuggenti. Il livello di contrasto è medio, il croma (ovvero la saturazione) è basso o medio-basso, la profondità (cioè la scurezza) è media o medio-alta e la temperatura è neutro-fredda. Il viso di chi appartiene a questa sottostagione viene sottolineato da accostamenti di colore non troppo netti, ad esempio: prugna e ciclamino, blu navy e azzurro carta da zucchero, antracite e lampone scuro.
Copertina di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, di Arch Apolar
I colori crepuscolari e a base blu dell'Estate Soft Profonda mi hanno riportata a Hogwarts, la Scuola di Magia e Stregoneria di Harry Potter. Per la precisione, andiamo nell'ala Ovest, fino alla Torre di Corvonero. Tra parentesi, è risultata essere anche la mia Casa, cui sono stata assegnata da questo quiz molto ben fatto. Corvonero ha come stemma un'aquila di bronzo in campo blu, una combinazione di colori insolita, fredda per la predominanza di blu ma appena scaldata dalla presenza del bronzo. Purtroppo, questo abbinamento è stato cambiato nell'adattamento cinematografico in blu e grigio; in entrambi i casi si tratta di colori in linea con la tavolozza ESP ma credo che l'originale blu e bronzo sia decisamente più interessante.
La Casa fu fondata da Priscilla (Corinna, nella nuova traduzione) Corvonero, strega scozzese dell'Alto Medioevo dalla mente brillante, curiosa e creativa. Insieme a Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso e Salazar Serpeverde, fondò Hogwarts, scegliendo per la propria Casa gli studenti più portati al ragionamento e alla conoscenza. Come canta il Cappello Parlante:

Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.

(da Harry Potter e la Pietra Filosofale)

La Casa di Corvonero è associata all'Aria, da sempre legata al pensiero e all'intelletto. Questo elemento è evidente nel simbolo dell'aquila e nella sede della Casa, che si trova in cima a un'alta torre dalle ampie finestre, con soffitto e tappeto decorati da costellazioni. Unico caso a Hogwarts, in questa Casa non si accede attraverso una parola d'ordine, bensì risolvendo - grazie alla deduzione e a un pizzico di pensiero laterale - un indovinello posto dal batacchio a forma d'aquila. Inutile avere troppa fretta, per entrare nella torre di Corvonero!
Gilderoy Lockhart, di Vladislav Pantic
Leggendo i libri della saga, notiamo che inizialmente la Casa di Corvonero resta sullo sfondo. Attraverso il punto di vista di Harry, conosciamo molto bene la sua Casa, Grifondoro, interagiamo presto con i rivali Serpeverde e poi con i compagni della classe di Erbologia di Tassorosso. Corvonero, per un po', resta la quarta Casa, che non si sa bene come definire. Finalmente, nel quarto libro incontriamo una studentessa Corvonero con un ruolo importante: Cho Chang, il primo amore di Harry. E nel quinto libro appare Luna Lovegood, personaggio fantastico e forse la figura più rappresentativa di questa Casa.

Sì perché, se si va ad approfondire la materia potteriana, non si può non notare che la Casa di Corvonero non è solo un covo di grandi studiosi, ma ha anche una notevole incidenza di personalità bizzarre. Due per tutte: Gilderoy Allock e Sibilla Cooman, professori demenziali. Il primo un cialtrone snervante, vanesio e approfittatore, la seconda una veggente dall'atteggiamento misticheggiante che però, per dirla alla Hermione Granger, "è solo una vecchia impostora". Luna, Allock e Cooman: svagati, strambi, incuranti di esserlo e molto, molto, divertenti. Personalmente, amo Luna e trovo che l'esilarante presenza di Allock sia uno dei tanti motivi che mi fanno preferire Harry Potter e la Camera dei Segreti su tutti gli altri capitoli della saga.
Luna Lovegood, di SaintPrecious/MoogleSorbet
Luna Lovegood, però, non è solo buffa, è anche una figura ammirevole. Da bambina ha visto morire sua madre in un incidente, viene cresciuta dal padre con idee stravaganti e teorie fantasiose (a cui lei crede con fiduciosa convinzione), a scuola è bersaglio di scherzi per ciò che dice e per il suo abbigliamento eccentrico. Nessuna di queste cose la abbatte o la rende ostile.

Anche Mirtilla Malcontenta era una Corvonero derisa dalla compagne di scuola, cosa che non ha mai superato, visto che il suo fantasma se ne lamenta ancora. Luna, invece, sembra non venire minimamente sfiorata dal comportamento altrui. È sempre pacata e amichevole, è pronta a comprendere senza curarsi di essere incompresa. Non si vergogna dei suoi gusti o delle sue idee, non si nasconde, parla e agisce con disarmante sincerità. Più di una volta questo colpisce Harry, che al contrario di lei vive spesso in modo tormentato le proprie emozioni. E come gli altri amici di Harry, nel momento del bisogno Luna c'è, calma e apparentemente distratta, a suggerire un'idea o a pronunciare poche parole, semplici e toccanti. Come queste:

«Le cose che perdiamo hanno un modo per tornare a noi alla fine,
anche se non sempre nel modo che ci aspettiamo.»

Grazie Luna, c'è molto da imparare da te.

Nessun commento:

Posta un commento