Robert Balog per Pixabay |
Beh, non credo che esista una sola tavolozza armocromatica che non mi piaccia; ognuna ha un fascino particolare. È indubbio comunque che ci sono degli accordi che ci attirano più di altri e, per me, si tratta di quelli estivi: freschi, morbidi, spesso eterei. Certo, soprattutto qui in area mediterranea, può sembrare un paradosso che i colori dell'Estate siano... freddi. Se pensiamo però alle sfumature del mare, definire "estive" queste palette acquisisce più senso.
Ma andiamo con ordine e ripensiamo alle stagioni cromatiche passate: all'intensa dolcezza dell'Autunno Soft Chiaro, Soft Profondo, Assoluto e Profondo, all'austera eleganza dell'Inverno Profondo Soft, Profondo, Assoluto e Brillante, alla solare vivacità della Primavera Brillante, Assoluta, Chiara e Chiara Soft. Entriamo ora nell'ultima stagione, e iniziamo a esplorarla dall'Estate Chiara.
Per gli amici EC (ti sento, eh, che commenti: "Salute!"), in inglese è definita Light Summer e Tinted Summer nel sistema 4x4 di Ferial Youakim. Entriamo nell'Estate con ancora negli occhi la luce della Primavera. Una luce che, a causa del cambio di temperatura cromatica, da calda a fredda, si fa lunare. Immaginiamo i fiori variopinti della primavera avvolti da un chiarore argenteo, e otteniamo i colori delle fiabe e dei sogni, ovvero la palette dell'Estate Chiara.
Quali sono, questi colori da sogno? Luminosi, abbiamo detto, e a base blu. In primis l'azzurro del cielo, poi il verde dell'acqua, il grigio chiaro, il pervinca e il ciclamino, il rosa nelle sue declinazioni più varie, dal cipria al rosso rosato dell'anguria.
Come già accennato, l'Estate Chiara confina con la Primavera Chiara, perciò la sua temperatura è neutro-fredda e il croma - ovvero la saturazione - è medio/alto. I colori sono sognanti ma presenti, hanno ancora qualcosa della vivacità primaverile. La sua dominante è la chiarezza, quindi la sua tavolozza presenta un livello di profondità (che in armocromia indica la scurezza) molto basso. Il contrasto è medio/basso, il che significa trovarsi in armonia con accostamenti di colore della stessa intensità, oppure tono su tono. Ad esempio: rosa carico e rosa pastello, grigio perla e azzurro cielo, verde giada e grigio argento.
The years of youth, di Elena Kukanova |
Gli Hobbit sedettero nell'oscurità a lato del sentiero. Passò qualche minuto e gli Elfi si avvicinarono, scendendo il viottolo verso la valle. Camminavano lentamente e i tre amici potevano vedere la luce delle stelle scintillare sui loro capelli e nei loro occhi. Non portavano con sé alcuna luce, eppure pareva emanare dai loro piedi un barlume simile a quello che diffonde la luna prima di salire alta nel cielo, lungo i contorni delle montagne e delle colline.
(Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello)
(Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello)
Ciò che ha a che fare con gli Elfi è un tripudio di chiarore, bellezza e conforto: a Rivendell, il regno del saggio Elrond, si trova quella che è definita l'Ultima Casa Accogliente; la fiala di Galadriel emana un bagliore stellare insopportabile per le creature delle tenebre; gli alberi di Lothlórien hanno la corteccia argentea e le foglie d'oro, e i fiori che crescono in quelle radure somigliano a piccole stelle. E poi, bastano le parole in lingua elfica a riportare un po' di speranza nei cuori di chi le pronuncia.
Rivendell, di J. R. R. Tolkien |
Tra gli abitanti canterini dei boschi e i grandi saggi che assistono e supportano la Guerra dell'Anello, ci sono gli Elfi del Silmarillion. Lì, leggiamo della nascita di questi che sono i primi esseri senzienti e parlanti che popolano la Terra. Gli Elfi si svegliano per la prima volta sulle rive del lago Cuiviénen, sotto la luce delle stelle. Li vediamo diventare curiosi e ingegnosi ma anche prede di violente passioni. Gli Elfi del Silmarillion sono eroi mitologici con luci e ombre, non le creature quasi ieratiche che appaiono nel Signore degli Anelli.
Forse l'unica costante che accompagna gli Elfi in tutta la produzione tolkieniana è lo loro superiorità rispetto agli esseri umani. Sono più antichi, sapienti e agili; i loro manufatti sono migliori in tutto, solo quelli dei Nani possono reggere il confronto. Soprattutto, gli Elfi sono immortali, a meno che non periscano di morte violenta o si stanchino di vivere. Strettamente legati alla Terra, alla luce delle stelle e alla musica, gli Elfi riescono a percepire nel creato la Musica degli Ainur, il canto che ha plasmato l'universo.
Lo specchio di Galadriel, che ho dipinto tanti anni fa |
"Che gente meravigliosa, gli Elfi! Meravigliosa!".
"Lo sono effettivamente", annuì Frodo. "Ti piacciono ancora, adesso che li hai visti da vicino?".
"Non so come dire, ma è come se fossero al di sopra di ciò che piace o non piace", rispose Sam. "Quel che penso di loro non conta. Sono molto diversi da come me li immaginavo: così giovani e vecchi, così felici e tristi allo stesso tempo".
"Lo sono effettivamente", annuì Frodo. "Ti piacciono ancora, adesso che li hai visti da vicino?".
"Non so come dire, ma è come se fossero al di sopra di ciò che piace o non piace", rispose Sam. "Quel che penso di loro non conta. Sono molto diversi da come me li immaginavo: così giovani e vecchi, così felici e tristi allo stesso tempo".
I Porti Grigi, di John Howe |
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