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Colori che coccolano

Lydia Wang per Pixabay
Hai presente quando cammini per strada e un odore particolare ti fa sorridere? Inspiri più a fondo, ti bei per un attimo della sensazione e, magari, accogli un ricordo. Può essere il profumo del pane che viene da un forno ed evoca la casa dei nonni; per alcuni è l'odore della benzina, a suscitare uno strano piacere che sa di vacanze. A me capita quando in autunno sento l'odore dei primi caminetti accesi: torno subito all'aria pungente, alle strade e alle case di pietra del paese di mia nonna, quando andavamo da lei per Natale. Oppure all'inizio dell'estate, quando mi arriva il profumo dei fiori di tiglio di giorno o di quelli del pitosforo la sera, piante che bordano ancora le strade che percorrevo da ragazzina, uscendo dal liceo o tornando a casa dalla palestra.
Anche se la vista è un senso meno "selvatico" e primordiale dell'olfatto, lo stesso meccanismo accade con i colori. Ci sono sfumature che, anche se non sappiamo perché, ci danno quel piccolo piacere, quella carezza visiva che è solo per noi, perché è il nostro inconscio a collegarle a ricordi e sensazioni felici. Sfumature che si possono trovare con il test RAH Colours, l'analisi del colore innovativa creata da Raluca Andreea Hartea.

Qui ti mostro uno dei miei maglioni preferiti, che porto soprattutto in casa perché è caldissimo, ideale quando in inverno sto seduta per ore al computer. Non è di buona qualità, anzi. È stato un acquisto d'impulso, mi ha conquistata con la sua morbidezza e soprattutto col suo colore, una sfumatura tra il salvia e il verderame che mi attrae e mi rasserena in modo incredibile. Nonostante ciò, sono stata sorpresa di ritrovare quella nuance nella mia palette RAH Colours. Non so con certezza a quale ricordo sia connesso - ho delle ipotesi - ma è una sfumatura che mi fa stare bene. Secondo l'armocromia, a livello di temperatura non è malaccio per me ma è un po' troppo delicato e desaturato, per i miei colori e i miei contrasti naturali, che sono piuttosto intensi. Il risultato è che questo maglione mi fa apparire un po' "moscia".
Significa che debba rinunciarvi? Certo che no. Stare "in palette", come si dice oggi, è molto gratificante ma non obbligatorio. Le nostre sensazioni ed emozioni valgono almeno quanto la nostra esteriorità quindi, se amiamo un colore che non fa parte della nostra stagione armocromatica, il mio consiglio è: usiamolo lo stesso! La vita è troppo breve e complicata per forzarci dentro abiti, ruoli e colori che non ci rispecchiano. E il colore è anche emozione.

Ciò non toglie che l'armocromia sia preziosa, e può aiutarci anche a usare con più consapevolezza sfumature non proprio ideali, o del tutto disarmoniche con noi. Ricordiamo che l'armocromia ha il compito d'illuminare il viso, quindi possiamo scegliere d'indossare colori non armonici nella parte inferiore del corpo (scarpe, pantaloni, gonne) oppure su accessori come borse e zaini. Altrimenti, possiamo accostare le sfumature che amiamo, ma che esulano dalla nostra palette, a quelle più donanti. Il risultato può essere un bel tocco di personalità in più. Per esempio: una persona dai colori freddi che però ama i colori caldi potrebbe valutare di accostare un bel nocciola dorato al turchese, oppure un color terracotta al blu. Più banalmente, infine, possiamo compensare l'effetto disarmonico con il trucco.
Per avvicinare il mio maglione "color muffa" ai miei contrasti naturali, lo indosso con una collana nera, oppure con una maglia scura che spunta sotto la scollatura. Qui ho anche giocato con un trucco un po' dark. Ma in realtà, il più delle volte, mi limito a non seguire la palette esteriore, bensì quella interiore. Si può fare, parola di consulente! Come dico spesso alla mia clientela, nessuna polizia armocromatica verrà a multarci perché non siamo "in palette".

E tu, hai delle sfumature che ti coccolano nello spirito? Se vuoi, scrivimele qui e dimmi a quale palette stagionale appartieni; ti suggerirò degli abbinamenti per unire i tuoi colori esteriori con quelli interiori!


P.s.: Non conosci né la tua palette armocromatica, né i tuoi colori felici? Ma rimediamo subito, che problema c'è? Scrivimi a simona.calavetta@gmail.com per prenotare la tua analisi!

Che colori hanno i ricordi?

Le sensazioni sono potenti.
D'estate, mi piace usare una precisa crema-gel per il viso; è ottima, ma non è l'unica crema che va bene per la mia pelle. Mi piace in modo particolare, perché il suo profumo mi ricorda quello del bagnoschiuma che trovavamo ad attenderci a casa di mia nonna, quando tornavamo dal mare. Questa piccola caratteristica basta a farmi sorridere la mattina, mentre mi spalmo la crema sul viso, perché la sensazione si aggancia a un bel ricordo.

Foto di Free-Photos per Pixabay

Con quanta intensità ricordiamo certi dettagli che ci riportano all'infanzia? Tra gli odori posso citare quelli della Coccoina, dei pastelli a cera, il profumo dei caminetti accesi che si diffonde nell'aria pungente. Tra i suoni, il ticchettio della macchina da scrivere, La Moldava di Smetana e il leggero gracchiare delle matite mentre le si tempera. Tra le sensazioni tattili, c'è quella del Vinavil che si stacca dalle dita, il calore dei teli di spugna quando finalmente mi decidevo a uscire dal mare oppure quello dei sedili della macchina arroventati dal caldo estivo (ed è subito nostalgia di quando ci si stendeva a dormire sul sedile posteriore, come racconta magistralmente questa striscia dei Peanuts).


Per andare su aneddoti alti, il momento più celebre di Alla ricerca del tempo perduto è quello in cui Marcel Proust descrive il suo repentino cambio di umore, da apatico e triste a sorpreso e felice, nel momento in cui, sovrappensiero, riconosce un sapore d'infanzia, la famosa madeleine inzuppata nel tè.

Un sapore, un odore, una superficie, un suono, possono risvegliare una serie di ricordi apparentemente dimenticati, farci stare meglio o peggio. E perché quindi un colore, che noi elaboriamo in ugual modo attraverso i sensi, non dovrebbe avere lo stesso potere?

Foto di CoralineHausenblas per Pixabay

Sensazioni che agganciano ricordi, ricordi che scatenano emozioni; dall'arte e dalle neuroscienze parte la ricerca di Raluca Andreea Hartea, creatrice di RAH Colours, una consulenza colore rivoluzionaria, basata sulle associazioni tra sfumature ed emozioni. E attenzione, si tratta di associazioni del tutto personali, perché hanno come leva le memorie più o meno consapevoli che ognuno di noi ha e che sono radicate soprattutto nella prima infanzia e nella giovinezza.

Lo scopo è trovare - o ritrovare - le nuance che comunicano direttamente col nostro inconscio e ci danno sensazioni di benessere, per poterle usare con cognizione di causa nei nostri spazi.

Qualche anno fa, ho conosciuto Andreea e il suo lavoro, e ho saputo che volevo farlo anch'io. Come sua cliente, ho sperimentato gli effetti del metodo RAH in un modo che mi ha sorpresa, perché un conto è sapere che il colore è energia, un altro è sentire il corpo che risponde alle vibrazioni cromatiche.

Ho ricevuto la mia palette dei ricordi felici e ci ho ritrovato il verde oliva della Fiat 127 che ha scarrozzato la mia famiglia per più di vent'anni, l'acqua ora trasparente e ora turchese del mare della Sicilia e della Sardegna, le sfumature del bosco del poster murale che era in camera da letto fino alla mia adolescenza, l'azzurro degli occhi del gatto di nonna, il rosa della coniglietta di pezza mia sorella e del latte detergente che usava mia madre.


Come sua corsista, ho preso tanti appunti quanti non mi capitava dai tempi dell'università, con l'eccitazione che danno solo le materie che aprono la mente verso nuove strade. Ed ecco, in questa nuova strada mi sono incamminata anch'io, col grande piacere di poter a mia volta aiutare te che leggi a scoprire e usare i colori dei tuoi ricordi felici.

Non solo: unendo l'oggettività dell'armocromia alla soggettività del metodo RAH Colours, è possibile individuare i colori che non solo ti illuminano esteticamente, ma ti coccolano anche a livello emotivo. Un mix stupendo, non credi?

Se vuoi saperne di più o prenotare un appuntamento, scrivimi a simona.calavetta@gmail.com, sarò felice di risponderti.