Lunedì a colori - Il rosa, 2 di 3


Dopo una settimana di pausa, eccoci di nuovo al #lunedìacolori!
Come di consueto, la seconda puntata tratta dell'uso del colore nella decorazione d'interni perciò, dopo aver visto il rosso, l'arancio, il giallo, il verde, il blu (con un cenno al blu-verde), il viola, il bianco, il nero, il grigio e il marrone... Siamo pronti a vestire uno spazio col colore ROSA?
Niente paura, l’effetto non dev’essere per forza quello della cameretta di un bebè o della casa di Barbie. Né - e sarebbe molto peggio! - deve richiamare l'ufficio di Dolores Umbridge, la sadica funzionaria ministeriale di Harry Potter e l'Ordine della Fenice. Meglio pensare alle comode stanze da letto dipinte di rosa di Monica e Rachel in Friends, serie già citata con l'arancione e il viola.
A seconda della sua intensità, infatti, questo colore è tutt’altro che delicato. Se ha una buona percentuale di rosso, è capace di riempire otticamente una stanza e d'illuminare e ravvivare un ambiente, anche in mancanza di luce diretta. Meno bianco contiene, più il rosa si fa presente e, nelle sue nuance più accese, può diventare anche piuttosto impegnativo, sebbene raramente materico quanto il rosso vero e proprio. È consigliabile, per non sovraccaricare né l’ambiente, né la loro portata emotiva, limitare le sfumature più vistose a dettagli dell’arredamento («Qualche fiore, un paio di cuscini vivaci», per dirla alla Àigor di Frankenstein Junior) o a una sola parete a contrasto tra pareti bianche o comunque neutre.
Sfumature più chiare come il rosa antico, invece, stimolano con dolcezza, senza agitare. Rudolf Steiner consigliava la permanenza in stanze rosa pallido a chi soffriva di apatia, e aule rosa per i bambini in età scolare, che si sarebbero sentiti maggiormente coinvolti nelle attività, sia a livello fisico, sia emotivo.

Foto di Coke Bartrina per Architectural Digest

È importante anche distinguere tra rosa caldi e freddi: i primi, come il salmone e il pesca, sono più luminosi e conviviali, stimolano i sensi e l'allegria. Sono ideali per un salotto, una cucina o una sala da pranzo e, in generale, come alternativa al giallo e arancio per una stanza che ha bisogno di luce.

Foto dal sito Better Homes and Gardens

I rosa freddi, invece, sono più spirituali, perché contengono un tocco di blu che induce alla riflessione. Persino il fucsia, così squillante e che ispira una gioiosa sicurezza di sé, nasconde un atteggiamento più autoriferito che davvero estroverso. Naturalmente, i rosa freddi e quelli pastello sono perfetti nelle camere da letto di adulti e bambini, perché aiutano a rilassarsi e a ritrovare il buon umore.

Foto dal blog Come Down to the Woods

Un discorso a parte lo meritano gli abbinamenti. Il rosa, come qualsiasi altro colore, sta molto bene col bianco e con le sfumature del legno naturale ma, personalmente, trovo che acquisisca un'eleganza particolare se accostato alle varie sfumature di grigio e che risulti ancora più piacevole insieme al verde. Infatti, che si tratti di un fresco verde acqua o di un più caldo verde bosco, verde e rosa è un'accoppiata "fa primavera" e che dà un senso di benessere; sarà che sono entrambi i colori del Chakra del Cuore?
Tu hai del rosa, in casa? A me piace inserirne dei piccoli tocchi ogni tanto, per esempio decorando il salotto con un mazzolino di fiori rosa. Basta questo dettaglio per avere un angolo fresco e romantico. Consiglio la prova!

Se il post ti è piaciuto e se ti va, fammelo sapere in un commento, oppure condividi l'articolo. Il #lunedìacolori per oggi finisce qui e torna, per la sua ultima puntata, la settimana prossima, con il rosa in armocromia. A presto!

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