E poi, benvenuti al primo #lunedìacolori di marzo! Nuovo mese, nuovo colore; dopo il rosso, l'arancione, il rosso-arancio, il giallo, il verde, il blu, il blu-verde, il viola, il bianco, l'oro e l'argento, il nero e il grigio, stavolta si parla di MARRONE. Confessiamolo: se pensiamo a lui, pensiamo alla cacca. E ridiamo come bambini. Quindi sfoghiamoci subito: cacca, cacca, cacca!
«Vi vedo, che fate battute sulla cacca. E vi giudico.» |
Ora invece riflettiamoci bene: questo colore, con discrezione, permea tutta la nostra vita – non solo la fase evacuatoria - come e a volte anche più di altre tonalità. Nel mese scorso, abbiamo analizzato il grigio, che condivide col marrone due particolarità: sono entrambi considerati neutri - di conseguenza non saltano agli occhi - e nessuno dei due viene quasi mai nominato in risposta alla domanda: “Qual è il tuo colore preferito?”. Eppure, quanto li usiamo!
Il marrone è il colore del piumaggio di buona parte degli uccelli, del pelo della maggior parte dei mammiferi e, di conseguenza, anche quello di molte stoffe grezze. Noi stessi, pure quando non sembra, siamo marroni. Prova ad aprire una tua foto dai colori realistici e a campionare la pelle con lo strumento contagocce; il colore che risulterà sarà un marrone spento, più o meno chiaro o scuro, dorato o rosato, ma sempre marrone spento. Non a caso, in ambito cosmetico, i colori neutri sono appunto varie nuance di marrone, che si fondono con le naturali sfumature del nostro viso.
A guardar bene, anche il nostro cibo è ad alto tasso di marrone: i prodotti da forno e la carne, una volta cotti, sono marroni, così come la maggior parte dei semi, alcuni dei quali danno il nome a precise tonalità, come il nocciola e il castagna. Questo è anche il colore di piaceri poco salubri, come cioccolato, caffè e tabacco; chissà, magari dietro al suo aspetto rassicurante, il marrone nasconde una natura peccaminosa!
Il marrone nasce dalla mescolanza di due colori complementari; ogni coppia di complementari (rosso e verde, giallo e viola, blu e arancio) è formata da un colore primario e uno secondario, cioè un colore formato da due primari. Questo significa che il marrone racchiude in sé tutti e tre i colori primari: rosso, giallo e blu, in proporzione variabile. Gli opposti “movimenti” dei tre colori si annullano in una tonalità che, di per sé, non è dinamica. Anzi, appare ferma e chiusa.
Spesso il marrone non piace perché non spicca, perché è banale e severo, perché il suo colore così comune, materiale e mimetico sembra tarpare le ali a ogni immaginazione. Del resto, la corrispondenza principale del marrone è quella con il concetto di realtà, estesa a realismo, concretezza e razionalità. Se fosse una persona, serebbe uno di quegli anziani che rimproverano i giovani di non mettere mai la testa a posto, che dicono «Sii prudente!», «Tieni i piedi per terra!» e «Quand’è che ti trovi un lavoro serio?».
In realtà, questo colore ha una grande bellezza interiore. È il colore della terra e delle radici che affondano in essa, quindi rappresenta anche la solidità e, in un certo senso, la nostra memoria ancestrale. Può essere associato al legno, e non solo per affinità cromatica: anche il tronco di un albero è duro e apparentemente immobile, eppure è vivo e ha una forza silenziosa, lenta e paziente, che solo a chi si predispone a percepirla comunica la solenne semplicità – o la semplice solennità - della natura. Per la cultura cristiana, il marrone è il colore della povertà e dell’umiltà.
Dal punto di vista astrologico, il marrone è legato naturalmente ai segni di Terra: Toro, Vergine e Capricorno. In particolare si abbina bene a quest’ultimo, il segno dominato dal duro Saturno che inizia al Solstizio d’Inverno, quando la terra è brulla e gli alberi spogli.
Lunedì prossimo vedremo gli effetti del marrone in casa. Intanto, spero che questo colore ti stia già un po’ più simpatico! A me piace tanto, come tutte le sfumature che richiamano la naturalezza. Però anch’io lo metto solo dopo blu, verde e viola. Tu che rapporto hai, col marrone?
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