La primavera è iniziata già da un po' e ci ha colti tutti in una situazione che sarebbe stato difficile immaginare, a meno di non voler scrivere una storia distopica. Virus sconosciuto, pandemia, quarantena, migliaia e migliaia di morti solo nel nostro Paese, preoccupazione per il futuro, per la recessione che verrà e per cosa potrà comportare perché, come se non bastasse a se stessa, la crisi economica spesso ha risvolti ancora peggiori, di sapore totalitario (ma spero davvero che questa sia solo una mia paura eccessiva).
In uno scenario simile, è naturale chiedersi che senso abbiano le nostre attività, addirittura le nostre abitudini. E, più nel dettaglio, che senso ha continuare a scrivere online, occuparsi di cose che appaiono frivole - e cosa non appare frivolo, di fronte alla malattia e alla morte? Penso che sia normale non trovare la risposta a questo dubbio. C'è chi davanti al disastro reagisce con l'azione e chi invece si blocca. Non c'è una reazione giusta o sbagliata.
Personalmente, sono tra coloro che finora si sono un po' chiusi a riccio, restando quando possibile con i miei pensieri, dai più apocalittici ai più sciocchini. Reazione che mi è congeniale in più occasioni, come testimoniano le frequenti e assai prolungate assenze da questo blog. E quindi, perché tornare a scrivere proprio ora?
Forse, le settimane di lentezza sono servite a sfogare l'angoscia che, a un certo punto, ha lasciato un po' di spazio a un certo fatalismo e a una nuova routine: avere il mio compagno a casa, cucinare due volte al giorno, mettere via gli asciugamani per gli ospiti perché che prenderebbero solo polvere, rinunciare a un salotto impeccabile per occuparlo con fogli di carta, colori, persino un gomitolo e un paio di ferri (e non lavoravo a maglia da quand'ero adolescente!). Forse, a un certo punto, la spinta vitale... spinge, per l'appunto, e porta gradualmente a riaffacciarsi al mondo. Del resto, è un istinto naturale, soprattutto a primavera.
Anche se ho latitato dal web, ho continuato, per quanto possibile, a lavorare: la redazione, i colori, l'illustrazione. Due settimane fa, ho ricevuto un messaggio da Myriam Ines Giangiacomo, "capa" e cuore di Bottega Filosofica, che mi proponeva d'illustrare un'infografica ispirata a quella creata dal fumettista spagnolo Miguel Brieva. L'infografica s'intitola "Una modesta proposta" e invita a notare ciò che di postivo sta accadendo in questa situazione di emergenza. È anche accompagnata da un commento, un fumetto che proviene direttamente dal nuovo coronavirus, che suona più o meno come "non tutto il male viene per nuocere".
Ora, a me questa chiusa è sembrata eccessiva, pensando alle migliaia di famiglie che stanno affrontando uno o anche più lutti. Magari Brieva ha scritto e disegnato prima che la situazione assumesse dimensioni tragiche anche in Spagna. L'ho detto a Myriam e a Cristina Militello, che per la Bottega cura la comunicazione, e anche loro sono state d'accordo. Lo spunto di Brieva è molto interessante e ci siamo dette che vale la pena coglierlo, comunicandolo però come un promemoria valido non tanto ora, ma piuttosto in prospettiva.
L'immagine della bambina è nata spontanea, sarà che la Bottega Filosofica è costituita quasi solo da donne, sarà che pensare in prospettiva non può che riguardare anche le future generazioni. Myriam ha proposto di chiamarla Chiara, un nome semplice ma potente, legato alla luminosità. Per il colore dello sfondo, ho scelto il viola, simile a quello del logo di Bottega Filosofica, mentre, per un motivo a me ignoto, ho subito immaginato Chiara vestita di bianco con fiori azzurri. Dopo averla dipinta, si sono susseguite parecchie prove di traduzione e di scelta delle font, spulciando il testo in ogni minima variazione. Capita, lavorando con altre patite dei dettagli!
Eccola qui, quindi, la "modesta proposta", con la speranza che possa portare un po' di coraggio a tutti noi.
Materiali utilizzati:
- Carta Fabriano Artistico 100% cotone a grana grossa;
- Acquerelli Winsor & Newton;
- Pennelli tondi Winsor & Newton medio e piccolo, Da Vinci piatto n. 12, per lo sfondo;
- Matite colorate Caran D'Ache Prismalo I Aquarelle;
- Le basi: matita HB per i bozzetti, temperino, gomma e gommapane;
- I dettagli che aiutano: pezzo di cartone e nastro adesivo di carta, per tenere fermo il foglio!
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