Lunedì a colori - Il giallo, 2 di 3


Buon #lunedìacolori! Nella puntata precedente, abbiamo scoperto le virtù del GIALLO; oggi invece si parla dell’uso che possiamo farne in casa e in ufficio.
Partiamo subito considerando che l’effetto “riempimento” dei colori irradianti vale anche per il giallo, che è il più irradiante di tutti. Però, a meno che non tenda a sfumature materiche come l’ocra, risulta più luminoso e leggero rispetto a - per esempio - l'arancio o il rosso caldo, e ha quindi un effetto meno caotico sulla stanza.


Come visto due lunedì fa, il giallo è associato al plesso solare e allo stomaco. Ha un ottimo effetto sulla digestione, perciò spesso è consigliato in cucina, anche perché richiama il colore del sole e crea un’atmosfera gioiosa e piacevole. Bisogna solo fare attenzione a non scegliere una nuance troppo invadente, perché alcuni cibi, virati in giallo, sembrano meno appetitosi.


Soprattutto, il giallo è legato alla mente ed è indicato negli ambienti in cui si pensa, si legge e si scrive, come le aule scolastiche (Rudolf Steiner lo consigliava in particolare per gli alunni preadolescenti) e gli angoli di studio, dove rende al meglio se è in una tonalità chiara, magari associata al bianco, ai colori naturali del legno oppure a toni “polverosi” come il verde salvia, l’azzurro carta da zucchero o il beige.


Qualunque stanza può essere “accesa” da un tocco di giallo, permanente come un dettaglio dipinto oppure provvisorio come un vaso di fiori. L’unico ambiente in cui è bene fare attenzione con questo colore è la camera da letto: il giallo è il colore della vivacità, non del riposo. E, su alcune persone, può avere persino effetti ansiogeni.


Una nota modaiola: le tendenze dell’architettura d’interni degli ultimi anni vedono il giallo – in particolare quello chiaro e il color crema – più o meno come un grafico vede il Comic Sans: orrore, raccapriccio, male assoluto!


Oggi il giallo in casa è squillante o acido, oppure è color senape; è spesso associato al più trendy grigio e limitato a dettagli come un mobile, il frigorifero, la cornice di una porta, una poltrona comoda. Ottime soluzioni, a me piacciono! Ma ho un’anima vintage e, nel mio piccolo, reputo questa messa al bando del giallo pastello un’esagerazione. Tutto dipende dalla stanza, dalle sue caratteristiche, dalla luce naturale, da ciò a cui sarà destinata… senza dimenticare i gusti di chi andrà a viverla.

Posso offrirti un tè?

Ho dipinto la mia cucina proprio di giallo crema, abbinandola a dei mobili bianchi con dettagli neri, a una vecchia credenza in legno scuro e a una parete a contrasto color rosso pompeiano. E forse avrò conoscenti poco aggiornati in materia ma, finora, noto che è una soluzione che piace.

Tu hai una stanza gialla, in casa?
E qualche dettaglio giallo da osservare mentre studi o sei a tavola?
Se ti va, lasciami un commento o condividi l'articolo. Ti aspetto lunedì prossimo con l'ultima puntata gialla. Buona settimana!

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