Come amare il cambio di stagione


Ciao, mi chiamo Simona, non mi dispiace stirare e adoro fare il cambio di stagione.
(«Ciao, Simona»)

Ho capito presto che queste cose, per la maggior parte delle persone, sono odiose quanto il rumore di unghie sulla lavagna. Invece per me sono rilassanti e liberatorie perciò, in primavera e in autunno, vengo invocata da amiche e conoscenti in crisi da armadio.

«Ma come fa a piacerti stirare? E fare il cambio di stagione, poi?!».
Stirare non mi pesa, perché nel frattempo guardo film o serie tv. Facile facile.
Il cambio di stagione, invece, è una gioia innata: fin da bambina mi divertivo un mondo, durante quei due fine settimana l'anno in cui la casa veniva invasa di scatoloni e profumo di naftalina. Sì, profumo. Son gusti!
La buona notizia è che chiunque può trovare piacevole questa operazione. Ne sono tanto convinta che ho deciso di mettere nero su bianco tutto ciò che faccio, magari può essere d'ispirazione.

Trucchetto extra: iniziare solo dopo aver rifatto il letto!

1) Scegliere il giorno giusto.
Il cambo di stagione è un lavoro lungo e necessita delle energie fisiche di una seduta di palestra. Da non affrontare, quindi, quando si è sottotono. Non va iniziato di pomeriggio, pena andare a dormire in un letto ancora invaso da capi d'abbigliamento.
Il momento giusto è un giorno festivo, o comunque quando si sta in casa dalla mattina e non si hanno impegni. Un giorno, insomma, in cui potersi dedicare con calma e senza distrazioni al guardaroba. Possibilmente un giorno di sole, perché la luce naturale è essenziale per valutare i colori dei capi di abbigliamento (qualcuno ha detto "armocromia"?).


2) Creare l'atmosfera.
Se non fa troppo freddo, apro le finestre. Mi aiuta concretamente a "cambiare aria", nell'armadio, nella stanza e un po' nella mia vita quotidiana, da lì in poi. Consiglio particolarmente indicato a chi non sopporta le profumazioni della canfora e degli antitarme.
Poi, accendo un incenso o una candela profumata. Questo è un appuntamento con me stessa, o meglio con i miei panni, è giusto coccolarsi un po'. Perciò mi preparo anche un tazzone di tè, da sorseggiare tra uno scatolone e l'altro.


3) L'importanza della colonna sonora.
La musica è fondamentale! Come scritto prima, il cambio di stagione è come un'ora di ginnastica. Le palestre insegnano: avere della musica che dà il ritmo fa davvero la differenza.
I miei grandi classici in questo frangente sono gli Abba (provate a non sculettare, mentre folleggiate con le sciarpe canticchiando Mamma Mia!), le sigle dei cartoni animati e i primi due album delle Spice Girls, che sono il mio scheletro trash nell'armadio. Ognuno scelga la propria colonna sonora, l'unica regola è che spinga a muoversi col sorriso sulle labbra. Conosco chi affronta aggressivamente il guardaroba con Eye of the Tiger!

Alle prime note di Wannabe, sento l'impulso a tirar fuori i vestiti!

4) Pensare a cosa si ha tra le mani.
Si legge spesso di quanto sia benefico prestare attenzione a ciò che si sta facendo, nel momento stesso in cui lo si fa, osservando forme, colori e sensazioni. La cosiddetta mindfulness può aiutare ad apprezzare un'incombenza come il cambio di stagione? Dice il saggio: avoja!
I panni che tiriamo fuori dall'armadio e dalle scatole hanno consistenze, profumi e soprattutto storie: questo è stato acquistato in quel particolare momento, quell'altro in quel particolare negozio, uno ci è stato regalato da quella persona, un altro lo abbiamo indossato in quell'occasione... Ogni maglietta, maglione, gonna o pantalone è legato a dei ricordi. A prescindere dal fatto che terremo o no quei capi, ritrovarli e accompagnarli al loro posto - nel guardaroba o fuori nel mondo - rende questo momento simile allo sfogliare un album di foto, o a una rimpatriata.
Odiate le rimpatriate? E va bene, consolatevi: questa capita solo due volte l'anno!


5) Cancellare le tracce.
Per quanto possa divertirmi a fare il cambio di stagione, la confusione che ne deriva mi disturba parecchio. Quindi, dopo essermi goduta l'evento, non lascio in giro scatole vuote, buste di plastica della tintoria, foglietti antitarme esauriti. Messo a posto il guardaroba, cancello ogni traccia. Questa è una mia fissazione, in generale; in un'altra vita devo essere stata una serial killer. Vestiti a posto, stanza a posto, schiena a pezzi ma che soddisfazione! Si respira tutta un'altra aria, la stagione è proprio cambiata.
Oh, c'è chi si diverte a fare jogging...

Vi ho convinti almeno un po'? Allora, dopo esserci innamorati del cambio di stagione, vi invito a creare insieme una compilation ideale, adatta all'occasione.

Scrivete nei commenti le vostre proposte di brani, che siano
ballabili, pieni di energia e di paillettes.
E se l'idea di cantarli in pubblico vi imbarazza... sono proprio perfetti!

Vi do appuntamento al prossimo post, con i consigli pratici su come sistemare i vestiti. Preparate l'antitarme!

2 commenti:

  1. io comincerò domani con "sunday morning" dei velvet underground

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